Il territorio
Perda e Liana è certamente tra le strutture rocciose più famose in Sardegna, alta quasi 1300 metri è visibile a decine di km di distanza da diversi luoghi in Ogliastra. Uno di questi è la 389 all’altezza del bivio di Talana e Villanova in direzione Lanusei. Vista da qui la struttura appare in tutta la sua magnificenza nei quei giorni in cui il cielo è sereno e la nebbia latita.
La sua forma particolare è stata scolpita dall’erosione dell’acqua e del vento nel corso del tempo ed oggi è un vero e proprio punto di riferimento per gli escursionisti di tutto il mondo. Nel 1993 venne nominato monumento naturale.
Le sue dimensioni e la sua figura unica hanno sempre affascinato gli abitanti dei diversi territori circostanti ne consegue che ad oggi sono numerosi i nomi e le leggende che aleggiano sul tacco Ogliastrino. Perda e Liana è il nome più comune ma il tacco è conosciuto anche come: S’arcu e su Pirastru Trottu e Taccu Tonneri.
Il nome Perda e Liana si pensa derivi da una variazione del nome della pianta del corbezzolo che in sardo viene chiamata “olioni”, sicuramente presente in questi luoghi in grandi quantità nel passato. Un’altra teoria fa risalire il toponimo all’antico popolo sardo chiamato Iliense. Mentre molto più semplicemente Taccu Tonneri deriva dal nome del luogo, appunto la piana Tonneri. Si ritiene che in passato la forma dell’altopiano fosse ben diversa, a corono, ed è per questa ragione che alcuni di riferiscono al posto col nome di S’arcu e su Pirastru.
Oggi la leggenda vuole che la torre calcarea che imponente sfida il cielo altro non sia che la porta per l’inferno. Non di raro si riteneva che la fortuna economica di alcune persone del luogo fosse da imputare ad un patto stretto col diavolo ai piedi dello spuntone giurassico. Se chiedete agli abitanti dei paesi limitrofi vi confermeranno che li ci si andava a vendere la propria anima in cambio di favori o ricchezza.
Dati Tecnici
Lunghezza percorso: 10 km
Tipologia percorso: T (Turistico)
Dislivello: 470 metri (q.min. 910 m.slm q.max 1180 m.slm)
Tempo approssimativo: 6/8 ore
Escursione a Perda e Liana: verso la porta dell’inferno.
La nostra escursione a Perda e Liana è di dieci chilometri e ha inizio a Genna Filixi la fonte naturale da cui prende il nome il percorso. La difficoltà del percorso è T viene dunque definito turistico e adatto a tutti nonostante la sua lunghezza. Sale lungo la montagna e permette di girare attorno alla torre calcarea per poi proseguire e discendere la montagna fino al punto di partenza.
Lungo il tracciato si può decidere di visitare anche la foresta di Montarbu seguendo il sentiero 101 A e poi T-113 e giungere in prossimità del Rio Su Pirastu Trottu per poi proseguire in direzione di S’arcu e s’Ebba. La foresta di Montarbu è un luogo dalla natura incontaminata una vera e propria oasi faunistica nel cuore della Sardegna che si estende in gran parte nel territorio di Seui per circa 2800 ettari. Attraversando la foresta potrete notare i numerosi “tonneri” tra questi Punta Margiani Pubusa, Serra Middai e Monte Arbu.
Come raggiungere Genna Filixi
La località Genna Filixi dista circa un 40 minuti dal campeggio ed è il punto di partenza dell’escursione a Perda e Liana. Per raggiungerla è necessario percorrere una bellissima strada panoramica. Il percorso suggerito che partendo dal campeggio vi farà attraversare Bari Sardo per poi procedere verso Loceri e a seguire Lanusei. Da qui in poi prenderete la SS 198 per un tratto per inserirvi successivamente sulla SS 389. Giunti in prossimità del lago Bau Mauggeris attraverserete il ponte romano la cui strada vi guiderà fino alle alture del Gennargentu dove troverete il punto da cui ha inizio il sentiero per Perda e Liana. Se avete un con voi il cellulare potete inserire le coordinate (39.900328, 9.437283) e seguire le indicazioni di Google Maps.